giovedì 28 maggio 2009

I giorni peggiori

Ho preso in prestito il titolo del mio primo intervento da un articolo di Giorgio Bocca uscito sull'Espresso del 30 aprile 2009. Ho voluto utilizzare questo titolo per il mio primo post perchè quell'articolo è stato quello che mi ha fatto capire la necessità assoluta che già sento da tempo di ritagliarmi uno spazio politico in rete. Senza che tremiate immotivatamente, quando dico politico non intendo politicizzato, partitico e settario, ma semplicemente aristotelicamente politico: io sono un uomo e l'uomo è un animale politico.
Credo inoltre che mai come ora ci sia bisogno in Italia di una spinta dal basso, di una massa che si riscopra democratica e si opponga al nascente(o già nato?) regime.
Non credo di essere Travaglio, Grillo, Gomez o Bea ma voglio rivendicare il mio diritto di parola e di informazione, non voglio essere tra quelli del "chi tace acconsente", voglio sfruttare l'unica bolla di informazione del tutto democratica rimasta per dare Voce alla mia voce.
Il titolo a molti di voi sembrerà un'esagerazione, parlare di regime in Italia evoca immagini quanto mai lontane dalla realtà che ci viene propinata e inoculata tutti i giorni: non ci sono più le camicie nere, niente più roghi di libri, nessuna sede di un giornale data alle fiamme e nessun dissidente costretto a bere olio di ricino. Ma siamo davvero sicuri di sapere? Siamo sicuri di non essere così tanto spaventati dalla parola "regime" da non voler sollevare lo schopenhaueriano Velo di Maya che ci hanno posto sugli occhi?
Al posto delle camicie nere sono arrivati il vestito, la ventiquattrore, la polo e il mocassino, i libri invece di bruciarli basta non farli pubblicare, i giornali si possono sempre comprare risparmiando anche la benzina che costa caro e i dissidenti...beh....quei pochi rimasti, basta imbavagliarli, non dargli spazio, vessarli, calunniarli e screditarli.
Questo blog vuole essere un momento di riflessione collettiva, dove la mia idea vuole confrontarsi con voi, nella speranza di creare una coscienza comune sul vero significato della libertà, e su quanto ci stiano a poco a poco svuotando il concetto stesso di libertà.
Questo blog vuole essere un aiuto, un punto di aggregazione per tutti coloro che si sentono defraudati della loro libertà.
Questo blog vuole essere uno dei punti di partenza di una coscienza collettiva che, nel comprendere quello che sta accadendo in Italia, dice "no!"
Questo blog vuole essere, e sarà, uno dei tanti luoghi dove mi auguro nascerà una nuova Resistenza, diversa nei mezzi ma non nei concetti dal passato...
O almeno io ci spero...
Alla prossima e....Informatevi, leggete navigate....ma informatevi....